Simona Nunziata ha partecipato all’ultima edizione del Master Tourism Quality Management, la 42^, rivestendo con entusiasmo e impegno il ruolo di tutor della sua classe, quella di Roma. Insieme a Carolina Ghilardi, della classe di Milano, ha ottenuto il Mastery Award, il titolo di riconoscimento conferito agli allievi Uninform più meritevoli.
Un’ottima allieva, dunque, Simona, che oggi ci racconta di sé e di come, quando già aveva un lavoro come assistente di volo, ha conosciuto il Master TQM e ha deciso di rimettersi in gioco. La sua instancabile voglia di crescere e imparare, infatti, l’ha spinta a lasciare il lavoro e investire su se stessa, sulla sua crescita professionale e, ci dirà lei, anche personale. Sarà soddisfatta della sua scelta?
La parola a Simona Nunziata.
Tre anni fa, all’evento Jobmeeting di Milano, la presentazione del Master TQM mi ha affascinato così tanto da continuare a pensarci successivamente, anche quando avevo intrapreso una strada diversa che mi aveva portato a diventare un’assistente di volo.
Finalmente, ad ottobre ho deciso di inseguire i miei sogni e di iniziare la fase in aula. Ho deciso di rimettermi in gioco e di tornare dietro ai banchi di scuola tre anni dopo la Laurea Magistrale in Linguistica e Traduzione Specialistica. Ho deciso bene. Le aspettative sono state ampiamente soddisfatte, il confronto con veri professionisti del settore turistico è stato davvero prezioso, unito ai consigli in merito allo stage e ad una panoramica reale sul mondo del lavoro.
La fase in crociera mi ha aperto gli occhi su un mondo a me estraneo ma che mi ha sempre incuriosito, permettendomi di entrare in contatto con tutto il personale navigante, che ha permesso a noi tutti di entrare negli uffici e nelle cucine, il tutto accompagnato dalle visite a bellissime città, nel tempo libero, con i compagni di corso.
Attualmente sento di aver acquisito delle competenze importanti, che spero di poter mettere in pratica nel tirocinio che inizierà a breve.
Mi sento di consigliare vivamente questo Master, anche e soprattutto a coloro che come me avevano già un lavoro, ma che hanno voglia di crescere professionalmente e personalmente, perché d’altronde “pazzo non è chi butta tutto all’aria e ricomincia, pazzo è chi lascia tutto in ordine restando immobile nella sua infelicità”.